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venerdì 24 luglio 2009

Marco Turini disegna “Shiver”

Shiver Man by Marco Turini Astonishing Tales” è la serie antologica che da qualche mese ha preso il posto della già citata “Marvel Comics Presents”. Come il suo predecessore, anche questo mensile non pubblica al suo interno una sola storia lunga dedicata ad un particolare eroe o gruppo, come capita abitualmente, ma presenta quattro episodi brevi focalizzati su altrettanti personaggi. Proprio come “MCP”, anche “AT” dà spazio a lavori leggermente più “sperimentali” del solito e ad eroi poco conosciuti o addirittura creati per l’occasione. E rispetto alla sua illustre antesignana, anche questa antologica vede il contributo di autori italiani.

Leggendo il numero 5 di “Astonishing Tales”, ad esempio, ci siamo imbattuti in una storia esemplare, che sembra la somma di tutti gli elementi finora citati. Nelle 8 pagine dell’episodio intitolato “Shiver”, infatti, si trovano uno stile narrativo anticonvenzionale, un personaggio quasi sconosciuto, finora era apparso sulle pagine di "Wolverine", e un disegnatore nostrano, Marco Turini. La sceneggiatura minimalista e “silenziosa” di Frank Tieri lascia campo libero al tratto elegante e raffinato del nostro connazionale, che conferma le sue ottime doti di illustratore e fa un ulteriore passo avanti anche nella narrazione sequenziale. Senza che i dialoghi o le didascalie delle sceneggiatore debbano intervenire più di tanto, infatti, Turini è capace di raccontarci per immagini la missione omicida di questo nuovo “anti-eroe”chiamato Shiver Man che, seguendo gli ordini di Nick Fury, porta a termine una strage, noncurante dei numerosi proiettili che lo raggiungono e che in teoria dovrebbero ferirlo a morte. Ci troviamo di fronte, insomma, ad una sorta di “angelo vendicatore” il cui vero nome è Caleb Jackson, che sembra costretto a vagare sulla Terra per redimersi dai suoi peccati e che speriamo di trovare presto in altri progetti. Merito del suo fascino sono sicuramente anche quelle atmosfere “western” oscure e maledette che Marco Turini è riuscito a creare, avendo finalmente l’opportunità di sfruttare tutto il suo talento, occupandosi non sono delle matite, ma anche delle chine e dei colori, offrendo così una prova davvero convincente.

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