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giovedì 2 maggio 2013

Simone Bianchi su "Wolverine" # 280 e 281


La saga di Wolverine intitolata "Evoluzione" è stata l'opera Marvel che ha ufficialmente lanciato Simone Bianchi nell'olimpo dei disegnatori di comics statunitensi più apprezzati in tutto il mondo. Dopo qualche anno, l'artista lucchese "torna sul luogo del misfatto" ed illustra il seguito di questa avventura, intitolato "Sabretooth reborn".

Sempre in compagnia di Jeph Loeb ai testi e di Simone Peruzzi ai colori, dopo averci narrato la morte di Sabretooth per mano di Logan, questa volta il nostro connazionale racconta per immagini proprio il ritorno in grande stile di uno dei più mortali e sanguinari cattivi dell'Universo Marvel. Paragonando la prima storia al suo sequel, è facile notare l'evoluzione stilistica dell'autore, sempre capace di rinnovarsi e di migliorare, pur nel solco della continuità. Al suo tratto ormai ben definito e caratterizzato, infatti, si affiancano un'architettura della tavola nuovamente capace di stupire ed una narrazione per immagini che cresce in continuazione, rendendo sempre più piacevole la lettura, ma senza mai effettuare scelte "semplici" o scolastiche.

Da qualche giorno la nuova saga "Sabretooth rinato" è disponibile anche in edizione italiana, pubblicata in due sole parti sui numeri 280 e 281 del mensile "Wolverine", che trovate agevolmente in edicola ed in fumetteria, rispettivamente a fine Aprile ed a fine Maggio. Il numero duecentoottanta, inoltre, è disponibile solo nel circuito delle librerie specializzate anche in versione variant, con una preziosa jacket in acetato che sovrappone le matite originali del disegnatore alla versione finale a colori: una chicca che sicuramente non deluderà tutti i collezionisti.

 

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