La collaborazione artistica di Mirco Pierfederici con la Marvel sembra legata in maniera molto forte con la figura di Wolverine. Al di là di alcune copertine ed illustrazioni, infatti, il primo fumetto disegnato dall'autore nostrano per la "Casa delle Idee" è il numero 87 della serie "Dark Wolverine", uscito negli USA nell'Agosto del 2010, cui hanno fatto seguito numerosi altri lavori. A distanza di qualche anno, il cerchio si chiude ed il disegnatore anconetano torna a illustrare con continuità il personaggio. Questa volta, però, non si tratta di Daken, il figlio di Logan saltato agli onori della cronaca nel periodo di "Dark Reign", ma dell'eroe originale.
Anche la serie dedicata al più noto fra gli X-Men ha vissuto un rilancio nel contesto dell'operazione Marvel NOW! e, dopo i primi numeri realizzati da Alan Davis, lo scettro del disegnatore è passato proprio al nostro connazionale, per un trittico di storie scritte da Paul Cornell, sceneggiatore regolare della testata. Pierfederici si è occupato della trilogia pubblicata sui numeri 5, 6 e 7 del mensile americano, colorati dall'italiano Andres Mossa. Queste storie iniziano a vedere la luce anche in edizione italiana: la saga "Annegando Logan", infatti, partirà su "Wolverine" # 6 (o anche numero 288, se lo cercate con la vecchia numerazione), per essere portata a conclusione già nel numero seguente.
La domanda da cui prende spunto l'intera storia è semplice, ma al tempo stesso inquietante: Logan, pressoché immortale grazie al suo fattore rigenerante, potrebbe forse morire se fosse annegato... come è successo proprio al già citato Daken? Lo scopriremo in questa avventura, che l'artista italiano disegna in maniera convincente e decisa, con pochi fronzoli, ma una struttura molto solida, tutta tesa alla narrazione per immagini e con un paio di scene "catastrofiche" degne di nota. Se anche voi siete curiosi di scoprire cosa potrebbe portare alla morte di Wolverine, non dovete far altro che leggere questa saga!
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