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lunedì 30 dicembre 2013

The best of "Marvel made in Italy" 2013


Ormai a ridosso della fine dell'anno, anche per il nostro progetto è arrivato il momento di "tirare le somme", segnalando quelli che sono stati i post più letti del 2013 sul nostro blog, proprio come fatto già allo scadere del 2012. Non si tratta, ci teniamo a sottolinearlo, di una classifica dei momenti più importanti del panorama "Marvel made in Italy", ma solo della verifica, secondo le statistiche ufficiali fornite da Google, degli articoli pubblicati su questo spazio web che, mese dopo mese, che hanno ottenuto più visite...













L'articolo più visitato dell'anno, che si è piazzato anche nella "Top 10" degli articoli più letti di sempre nei sette anni di aggiornamenti del blog, è stato il pezzo di Settembre in cui abbiamo presentato in assoluta anteprima la copertina di "Avengers" # 5 in versione variant disegnata da Daniele Caluri. Uno "scoop" che è stato ripreso da alcuni importanti siti italiani specializzati in fumetti (fra cui "Lo Spazio Bianco", "Comicus" e "Bad Comics", impeccabili nel citare la fonte della notizia, con tanto di link) e che dunque ha giovato di una visibilità molto più ampia del solito. Ma in generale sono state proprio le due "variant Marvel italiane" per "Lucca Comics" a suscitare la maggiore attenzione, dato che il mitico Leo Ortolani ha conquistato la vetta per ben due mesi proprio grazie alla sua cover per "Captain America" # 6.

Prima di salutarvi, continuiamo a "dare i numeri" per qualche considerazione finale, legata specialmente alla nostra attività sui social network, e per una richiesta a tutti i nostri utenti. Il nostro account Twitter ha superato i 1.500 follower, un risultato che ci rende estremamente orgogliosi, specialmente se paragonato a realtà molto più blasonate e professionali della nostra. Abbiamo ricominciato ad aggiornare regolarmente il nostro profilo Tumblr e siamo sbarcati anche su Pinterest, mentre il nostro seguito su Google+ cresce, in maniera lenta, ma costante. Ancora non siamo riusciti a immaginare come sfruttare al meglio il canale YouTube, dopo la "rivoluzione grafica" della piattaforma, ma in compenso uno dei nostri video originali (il tributo dedicato all'arte di Gabriele Dell'Otto) ha polverizzato la soglia delle 10.000 visualizzazioni: niente male, vero? :-)

Un discorso a parte vogliamo dedicarlo alla pagina ufficiale Facebook di "Marvel made in Italy". I nostri amici sul "social network" per antonomasia ormai sono più di 2.300, ma purtroppo solo una piccola percentuale viene raggiunta dai nostri aggiornamenti. Secondo la nuova politica di Facebook, infatti, le pagine "piccole" come la nostra difficilmente riusciranno ad ottenere la stessa esposizione raggiunta in passato, senza dover ricorrere alla "sponsorizzazione" a pagamento dei link. Non è detto che in futuro non proveremo a percorrere anche questa strada, investendo qualche piccola somma in promozione, ma chiediamo anche il supporto di tutti i lettori che ci seguono abitualmente e apprezzano il nostro lavoro: vi chiediamo, infatti, di visitare periodicamente la nostra pagina e sopratutto di condividere sui vostri profili Facebook quegli aggiornamenti del blog che vi sembrano più interessanti, in modo da farli circolare il maniera "virale" e raggiungere il maggior numero di fan, anche senza dover necessariamente sottostare alla svolta "commerciale" imposta da FB.

Per quel che riguarda il 2014 ed i buoni propositi per l'anno nuovo, possiamo solo assicurarvi che continueremo a curare il nostro progetto con la costanza e la passione che ci hanno contraddistinto sin dagli esordi, provando a coinvolgere il maniera sempre più attiva e propositiva sia i nostri lettori sia i tanti autori italiani di fumetti che collaborano con la Marvel. Qualche idea particolare ci è già venuta in mente, ma per adesso non vogliamo anticipare nulla. Vi invitiamo semplicemente a continuare a seguirci e vi ringraziamo per l'affetto e la stima che continuate a dimostrare nei nostri confronti, dunque speriamo che l'anno nuovo vi porti tanta felicità, serenità e soddisfazioni: buon 2014 a tutti!

venerdì 27 dicembre 2013

Longshot di Jacopo Camagni in preview

Longshot by Jacopo Camagni

L'ultima volta in cui abbiamo parlato sul blog di un lavoro realizzato da Jacopo Camagni per la Marvel, segnalando l'uscita in Italia delle sue tavole per lo speciale "Captain America vs Wolverine", ci congedavamo augurandoci di "poter leggere e commentare presto altre storie interamente realizzate dal nostro autore per la Casa delle Idee". 

Finalmente questo momento è arrivato... o quasi. L'autore italiano, infatti, ha realizzato i disegni per la nuova mini-serie "Longshot saves the Marvel Universe" scritta da Christopher Hastings, ma per il momento non abbiamo ancora avuto modo di leggere questa saga, dunque rimandiamo ulteriori analisi al momento in cui i fumetti saranno pubblicati anche nel nostro paese. In compenso, però, siamo riusciti a recuperare on line alcune deliziose tavole dai quattro numeri della mini dedicata al fortunato personaggio, che abbiamo pensato di raccogliere e pubblicare in questo aggiornamento.

In tal modo, infatti, riusciamo in un triplice scopo: segnalare questa nuova collaborazione dell'artist nostrano con la Marvel, mostrandovi una bella galleria di immagini e rimandando anche, come "ciliegina sulla torta", all'interessante intervista a tema rilasciata dall'autore al prestigioso sito Bleeding Cool.

 

 

 

 

lunedì 23 dicembre 2013

Mirco Pierfederici su "Wolverine" # 6 e 7


La collaborazione artistica di Mirco Pierfederici con la Marvel sembra legata in maniera molto forte con la figura di Wolverine. Al di là di alcune copertine ed illustrazioni, infatti, il primo fumetto disegnato dall'autore nostrano per la "Casa delle Idee" è il numero 87 della serie "Dark Wolverine", uscito negli USA nell'Agosto del 2010, cui hanno fatto seguito numerosi altri lavori. A distanza di qualche anno, il cerchio si chiude ed il disegnatore anconetano torna a illustrare con continuità il personaggio. Questa volta, però, non si tratta di Daken, il figlio di Logan saltato agli onori della cronaca nel periodo di "Dark Reign", ma dell'eroe originale.

Anche la serie dedicata al più noto fra gli X-Men ha vissuto un rilancio nel contesto dell'operazione Marvel NOW! e, dopo i primi numeri realizzati da Alan Davis, lo scettro del disegnatore è passato proprio al nostro connazionale, per un trittico di storie scritte da Paul Cornell, sceneggiatore regolare della testata. Pierfederici si è occupato della trilogia pubblicata sui numeri 5, 6 e 7 del mensile americano, colorati dall'italiano Andres Mossa. Queste storie iniziano a vedere la luce anche in edizione italiana: la saga "Annegando Logan", infatti, partirà su "Wolverine" # 6 (o anche numero 288, se lo cercate con la vecchia numerazione), per essere portata a conclusione già nel numero seguente.

La domanda da cui prende spunto l'intera storia è semplice, ma al tempo stesso inquietante: Logan, pressoché immortale grazie al suo fattore rigenerante, potrebbe forse morire se fosse annegato... come è successo proprio al già citato Daken? Lo scopriremo in questa avventura, che l'artista italiano disegna in maniera convincente e decisa, con pochi fronzoli, ma una struttura molto solida, tutta tesa alla narrazione per immagini e con un paio di scene "catastrofiche" degne di nota. Se anche voi siete curiosi di scoprire cosa potrebbe portare alla morte di Wolverine, non dovete far altro che leggere questa saga!

 

lunedì 16 dicembre 2013

David Messina su "Marvel Mega" # 85


E' passato quasi un anno da quando abbiamo annunciato la più recente collaborazione del disegnatore David Messina ad un progetto Marvel. Il lavoro in questione è la miniserie "Ultimate Comics Wolverine", che a suo tempo abbiamo documentato con una breve preview e di cui oggi abbiamo il piacere di segnalare l'edizione italiana.

Sebbene la copertina di "Marvel Mega" # 85 possa trarre in inganno, questa avventura illustrata dal nostro connazionale non è interamente dedicata a Wolverine come siamo abituati a conoscerlo. Nell'Universo Ultimate, infatti, Logan è morto, ma il suo posto non è rimasto a lungo vacante: proprio in questa storia intitolata non a caso "Eredità", infatti, suo figlio Jimmy Hudson inizia a scoprire quali siano le sue vere origini ed intraprende quel percorso che lo porterà a diventare il nuovo Wolverine. L'originale Logan, comunque, non manca fra le pagine dell'avventura scritta da Cullen Bunn, attraverso una serie di flashback che chiariscono alcuni punti fondamentali del suo passato e del rapporto col suo successore.

Il tratto di Messina, coadiuvato alle chine anche dalla "new entry" italiana Gaetano Carlucci, è plastico e moderno, fornisce sostanza e dinamismo ai personaggi ed alle scene narrate, attraverso uno stile molto personale e riconoscibile. La struttura delle tavole è armoniosa e variegata, alternando una costruzione ordinata e lineare a scene "dirette" con inquadrature inusuali ed un montaggio altamente cinetico. Nel complesso, si tratta di una prova a dir poco riuscita, che speriamo sia solo l'inizio di una lunga e duratura collaborazione fra l'artist romano e la "Casa delle Idee".

L'albo si conclude con una corposa sezione di contenuti extra, che partono con un'intervista inedita al'autore e proseguono con numerose tavole nella loro versione originale a matita, affiancate anche da un paio di pagine inchiostrate. Per approfondire ulteriormente l'argomento, vi segnaliamo anche lo speciale "Ultimate Comics Wolverine" curato da Roberto Giammatteo per UBC Fumetti, anche questo ricco di materiali e interessanti dichiarazioni del disegnatore.

martedì 26 novembre 2013

Hero hour, l'aperitivo con i super eroi


Lo strepitoso successo dell'ultima edizione di "Lucca Comics & Games", con i suoi 200.000 visitatori, ha dimostrato quanto sia vitale il panorama del fumetto italiano e quanto interesse ci sia attorno a tutto il movimento, grazie all'impegno di organizzatori, editori e autori, adeguatamente supportati e premiati dalla risposta del pubblico. Al di là della fiera toscana, manifestazione principe del settore, gli eventi legati al mondo dei comics sono sempre più numerosi e vari, fra convention a tutto tondo, mostre, conferenze, presentazioni e incontri, alla ricerca di nuove alchimie che possano allargare in bacino di utenza ed interessare una fascia di pubblico quanto più ampia e trasversale.

Il "Plaza Cafè" di Milano, ad esempio, ha avuto la simpatica idea di organizzare degli "aperitivi a fumetti", per unire due situazioni di svago e relax in un unico momento di divertimento. Sabato 30 Novembre sarà il turno di quattro autori Marvel italiani animare l'"happy hour" del locale milanese, ribattezzato giustamente per l'occasione come "hero hour". A partire dalle ore 17:00, infatti, Alessandro Vitti, Fabio D'Auria, Matteo Buffagni e Paolo Pantalena saranno al centro dell'attenzione nel locale al 2 di Viale di Porta Vercellina e chi parteciperà all'evento avrà la possibilità di conoscere gli ospiti in un ambiente piacevole e familiare, ma specialmente di acquistare un "aperitivo con sketch", per portarsi sicuramente a casa un disegno a scelta, realizzato sul posto dal proprio disegnatore preferito, sul foglio ufficiale prodotto per l'occasione.

L'idea ci sembra divertente ed il "modello di evento" innovativo ed interessante, dunque ci auguriamo che tanti appassionati meneghini decidano di partecipare, anche per fare in modo che in futuro, magari pure altrove, sempre più happening di questo stesso genere possano essere organizzati e ripetuti con successo.

sabato 23 novembre 2013

Supereroi - Il mito


Abbiamo già discusso in passato dell'importanza divulgativa delle "collezioni in compagine" curate da Panini Comics in collaborazione con le più prestigiose testate nazionali di informazione, quelle lunghe serie di volumi che hanno avuto la capacità di riportare i fumetti nelle case di decine di migliaia di italiani, grazie al loro imbattibile rapporto "prezzo / qualità". Una serie di operazioni dall'incredibile successo, che si sono susseguite quasi senza soluzione di continuità, dando a chiunque la possibilità di creare invidiabili biblioteche casalinghe con il meglio della "letteratura disegnata".

Cavalcando l'onda della rinnovata popolarità dei super-eroi Marvel, derivante dai recenti film di successo planetario, le più recente di queste collezioni sono state dedicate esclusivamente alla "Casa delle Idee", esplorandone tutte le sfaccettatura, grazie a serie monografiche ed altre di più ampio respiro. Dopo "Supereroi - Le grandi saghe" e "Supereroi - Le leggende Marvel", un'altra collezione di questo stesso genere si è unita da poco alla più grande raccolta di fumetti Marvel di questo tipo mai realizzata: si tratta di "Supereroi - Il mito", altri 30 volumi con periodicità settimanale, che a partire dal 18 Novembre permetteranno di continuare il meraviglioso viaggio nell'universo narrativo creato da Stan Lee e Jack Kirby, presentando sempre storie complete in un'edizione curata sin nei minimi particolari.

Il primo volume è già disponibile in edicola ed è totalmente dedicato ad "Assedio", splendida storia scritta da Brian Bendis e disegnata da Olivier Coipel, che narrano la caduta degli dei asgardiani per mano dell'oscuro ordine guidato dal folle Norman Osborn, sino al ritorno ed all'intervento dei più grandi eroi del mondo. Una lettura davvero piacevole ed appassionante, che viene introdotta per i neofiti da sapienti testi di Marco Lupoi, di Fabio Licari e specialmente di Giorgio Lavagna, per tingersi successivamente ed in più momenti di "Marvel made in Italy". All'interno del libro, infatti, sono presenti i fumetti di tre nostri connazionali, che abbiamo avuto già il piacere di commentare in maniera più diffusa al momento della prima edizione italiana di questi lavori. Lucio Parrillo, infatti, è l'illustratore della storia dipinta che fa da prologo ad "Assedio", mentre Alessandro Vitti e Marco Santucci sono rispettivamente i disegnatori di due episodi che approfondiscono il ruolo dei Secret Warriors e di Spider-Man nella vicenda.

Trainata dall'uscita del film "Thor - The Dark World" nei cinema italiani e da una massiccia campagna promozionale, fatta anche di spot televisivi, siamo certi che questa nuova collezione avrà il successo sperato e siamo davvero contenti che ad inaugurarla ci siano anche tanti autori nostrani di questo talento!

lunedì 18 novembre 2013

Francesco Francavilla su "Marvel Select" # 14


La serie dedicate a "Hawkeye" è reputata all'unanimità come uno dei comics Marvel più belli degli ultimi tempi, una lettura davvero imperdibile per tutti gli appassionati di fumetti degni di questo nome. Lo sceneggiatore Matt Fraction ed il disegnatore David Aja hanno creato un piccolo gioiello, che è riuscito ad unire il plauso del pubblico e della critica, vincendo anche due premi Eisner 2013.

Le storie di Occhio di Falco raccontate in questo mensile sono lontane anni luce dalle abituali avventure di super-eroi in costume e dai loro tipici ritmi narrativi. Gli autori sono stati capaci di inventare qualcosa di nuovo ed estremamente divertente, che scava a fondo ed in maniera unica nella vita e nella mondo del protagonista, mostrandocene aspetti totalmente inediti, raccontati con uno stile davvero innovativo, che in qualche modo potremmo definire più elegante ed "europeo". Per il talentuoso artista spagnolo sarebbe impossibile mantenere questa qualità a ritmo mensile, dunque ogni tanto arriva in suo supporto qualche altro disegnatore, pronto a dargli manforte per una manciata di numeri. Una sfida non semplice per chiunque, arrivando "a partita iniziata" su una serie caratterizzata in maniera così forte e dovendo sostituire, sebbene solo momentaneamente, un collega talmente bravo. Bisogna essere "cavalli di razza" per non cedere di fronte allo scomodo confronto: l'italiano Francesco Francavilla sicuramente lo è e lo ha dimostrato per l'ennesima volta disegnando proprio i numeri 10 e 12 di "Hawkeye".

All'inizio del 2013 avevamo già annunciato la partecipazione di Francavilla alla serie, ma oggi possiamo finalmente segnalare che gli albi di Occhio di Falco disegnati dal nostro connazionale sono disponibili anche in edizione italiana. Il primo episodio lo trovate già in edicola ed in fumetteria, su "Marvel Select" # 14, mentre il successivo uscirà a Gennaio.L'approccio di Francavilla è decisamente diverso da quello di Aja. Il disegnatore italiano decide di non "adattarsi" allo stile della collana, ma anzi imprime alla storia il suo marchio ben preciso, anche grazie ad una sceneggiatura capace di mettere in risalto le sue potenzialità. Se gli episodi precedenti di Hawkeye finora erano stati sempre brillanti e conditi da una sana dose di umorismo, questa storia è giocata su toni decisamente più cupi e disperati, che Francavilla riesce a rendere ben tangibili col suo tratto denso ed essenziale, con una sapiente alternanza fra tratteggi e neri decisi, ma anche con la composizione di alcune tavole davvero capaci di raccontare visivamente la brutalità degli eventi narrati. Anche lavorando su Hawkeye, insomma, Francavilla ha dimostrato le sue grandi doti e, mai come in questo caso, possiamo dite che ha decisamente... fatto centro.

Se finora ancora non leggevate "Occhio di Falco", questo è sicuramente il momento buono per iniziare e per recuperare, al contempo, anche tutti gli arretrati. Chiudiamo con una nota destinata ai collezionisti ed a tutti i geek che amano vestire con abbigliamento dedicato ai loro eroi preferiti: l'albo è stato distribuito anche in versione "Eisner variant", insieme alla splendida t-shirt "I love Occhio di Falco", che sicuramente indossereste con amore ed orgoglio!

 

venerdì 15 novembre 2013

Matteo Lolli su "Marvel Icon" # 15


Quando abbiamo presentato la preview di alcune tavole tratte da "Deadpool: Killustrated" ci siamo  resi conto che la mini-serie ha immediatamente scatenato un particolare interesse, con numerose interazioni sui social network ed anche una serie di domande fra messaggi e commenti. Probabilmente è merito di Deadpool, personaggio molto amato e seguito, per il suo essere particolarmente "fuori di testa" e capace di adattarsi a numerosi registri narrativi ed alle situazioni più assurde. Ma non è da sottovalutare anche la partecipazione al progetto dell'italiano Matteo Lolli, uno fra i disegnatori italiani della Marvel più eclettici.

Dopo essersi "fatto le ossa" su numerose pubblicazioni "all ages" della linea "Marvel Adventures", il nostro connazionale ha totalmente cambiato registro ed è stato fatto approdare dagli editor della "Casa delle Idee" sulle pagine di questa storia decisamente violenta e zeppa di "humor nero" scritta da Cullen Bunn. Dopo aver massacrato gli eroi dell'Universo Marvel (anzi, di innumerevoli universi Marvel), infatti, il "buon" Wade Wilson ha ben pensato che per estirpare alla radice la piaga dei super-eroi c'è solo una cosa da fare: uccidere anche i "modelli" cui questi eroi sono ispirati, vale a dire i classici della letteratura! E non si risparmierà nel farlo, spargendo il sangue di Don Chisciotte, Dracula, Tom Sawyer e tanti altri, in un tripudio di sventramenti, mutilazioni, sparatorie e combattimenti corpo a corpo.

Uno scenario ben diverso da quello che per tanti anni Lolli ha disegnato sui "puritani" titoli "Marvel Adventures", ma cui riesce ad adattarsi senza nessun tipo di problema. Il suo tratto è solido e sicuro, così come la narrazione per immagini, impeccabile e sempre capace di raccontare una storia così varia e dal ritmo sincopato, in cui le ambientazioni cambiano in continuazione, fino quasi ad accavallarsi. Il risultato finale è una saga divertente e ben realizzata, che finalmente possiamo leggere anche in edizione italiana: "Deadpool uccide i classici", infatti, da un paio di giorni aspetta tutti gli appassionati in edicola ed in fumetteria all'interno di "Marvel Icon" # 15, in cui è stata raccolta l'intera mini-serie.

mercoledì 13 novembre 2013

Un italiano fra i vincitori del concorso "Become the God of Thunder"


Qualche giorno fa abbiamo ricevuto un comunicato stampa che ci ha fornito una simpatica notizia che si colloca perfettamente, sebbene in maniera "trasversale", nel contesto di tutto ciò che è "Marvel made in Italy". Una news curiosa e divertente che oggi abbiamo pensato di condividere con tutti voi.

Kaplan International English, società che organizza corsi di inglese all'estero e programmi di studio per studenti internazionali, ha indetto il concorso fotografico "Become the God of Thunder", aperto a tutti gli iscritti ai suoi corsi. Scopo del contest, mascherarsi dai protagonisti del nuovo film di Thor, "The Dark World", e realizzare una serie di foto per replicare alcune delle scene mostrate nel trailer della pellicola. Dopo aver raccolto tutti gli scatti, una giuria composta dai rappresentati della Kaplan e dello staff Marvel ha decretato la foto vincitrice, realizzata da un gruppo di studenti fra cui figura anche un italiano. Degno rappresentante del nostro paese, Ernano Molino è stato premiato insieme ai suoi compagni d'avventura con la partecipazione all'anteprima internazionale della pellicola dedicata al dio del tuono, durante la quale ha avuto l'opportunità di sfilare sul tappeto rosso del cinema Odeon di Leicester Square a Londra, insieme a Natalie Portman e ad altri protagonisti del film. A seguito di questa bella giornata, Molino ha dichiarato: "Sono sempre stato un fan dei film e dei fumetti della Marvel e per cui per me è stato come realizzare un sogno! Mi sono divertito tantissimo a travestirmi da Thor con i miei amici, ma non credevo di poter vincere. Abbiamo viaggiato da Cambridge a Londra in limousine, e ho potuto calcare davvero il red carpet insieme alle star americane, è stato fantastico, un’esperienza indimenticabile".

In testa a questo aggiornamento abbiamo pubblicato la foto che è valsa la vittoria al nostro connazionale, scattata di fronte all'università di Cambridge, mentre di seguito mostriamo anche un breve video che documenta l'invidiabile viaggio premio.

lunedì 11 novembre 2013

Simone Bianchi su "Marvel World" # 19


Già in più occasioni abbiamo avuto modo di parlare di "Thanos Rising", la mini-serie scritta da Jason Aaron ed illustrata da Simone Bianchi che per la prima volta narra in maniera esaustiva le origini del malvagio essere alieno che in molti hanno imparato a conoscere solo dopo la sua apparizione alla fine del film "Avengers", ma che imperversa da sempre sulle pagine dei nostri amati comics.

Il personaggio avrà un peso sempre maggiore nel futuro del Marvel Universe, sia su carta stampata che sul grande schermo, dunque la "Casa delle Idee" ha pensato di chiamare due dei suoi autori più bravi ed amati per raccontare una storia che ormai si sentiva quasi come essenziale, ai fini della piena comprensione del personaggio, e che ha riscosso un successo davvero strepitoso. Lanciata ad Aprile negli Stati Uniti sotto il marchio Marvel NOW!, "L'ascesa di Thanos" adesso è disponibile in edizione italiana ed è possibile leggerla integralmente su "Marvel World" # 19, già in vendita in edicola ed in fumetteria, e sul numero successivo della collana, che sarà distribuito dal mese di Gennaio. Il primo albo si fregia anche di una sensazionale versione variant, arricchita da un duplice effetto speciale metallizzato ed in rilievo, ad esaltare la splendida copertina creata da Simone Bianchi. Ed il contenuto, visto il lavoro degli autori coinvolti, è ancora più spettacolare del contenitore.

Aaron e Bianchi imbastiscono una storia come se ne vedono raramente nel catalogo mainstream della Marvel. "Thanos Rising" è una miniserie oscura ed a tratti "disturbante", una storia adulta e decisamente forte, che riesce a sorprendere ed lasciare spiazzati. Aaron costruisce per Thanos un contesto narrativo che rende assolutamente credibile e logica l'evoluzione del giovane e "diverso" titano nel personaggio che tutti abbiamo imparato a conoscere, supportato da un Bianchi in stato di grazia. Le sue capacità di raccontare per immagini e di adattare il suo stile alle necessità della storia trovano in questa mini il loro esempio più brillante, senza rinunciare alla potenza immaginifica di inquadrature inusuali ed al suo personalissimo tratto, sempre elegante e a dir poco perfetto per mostrare anche le scene più cupe.

Se volete sapere tutta la verità su Thanos o se volete "semplicemente" leggere un buon fumetto Marvel davvero diverso dal solito, non potete perdere questi due albi: potete farvene già un'idea attraverso la preview messa on line sul sito ufficiale Panini Comics!

 

lunedì 4 novembre 2013

Di Giandomenico e Ruggiero: "Ultimates" in preview


Siete reduci da "Lucca Comics" e dalla sua abbuffata di fumetti? Avete assoluto bisogno di riposarvi e recuperare le forze? Oggi ci pensiamo noi a farvi rilassare un po', grazie all'aiuto gentilmente offerto da Lorenzo RuggieroL'inchiostratore campano, fra i pochi autori a collaborare attivamente e direttamente alle attività del nostro progetto, ci ha fornito una serie di spettacolari immagini estrapolate dal suo più recente lavoro per la Marvel.

Qualche mese fa vi avevamo già annunciato l'uscita negli Stati Uniti della nuova run della serie "Ultimates" disegnata da Carmine Di Giandomenico e inchiostrata proprio da Ruggiero, inserendo anche alcune belle pagine che avevamo recuperato on line. Adesso, però, abbiamo la possibilità di pubblicarne una serie di tavole che finora non erano mai state mostrate nello splendore originale del bianco e nero. Come potete ammirare, i disegni realizzati da Di Giandomenico sono sempre molto eleganti, curati e ricchi di dettagli, anche nelle scene d'azione ed in quelle più corali, poi ci pensa Ruggiero a rifinire il tutto, conferendo dinamismo e spessore alle matite del suo collega, in un vero e proprio "lavoro di squadra" da cui scaturisce lo splendido risultato finale. Un'alchimia davvero speciale, che speriamo possa essere rinnovata anche in futuro. E' noto che il lavoro del finisher condizioni, nel bene e nel male, quello del penciler: valutando queste pagine di "Ultimates", onestamente crediamo che Di Giandomenico possa aver trovato in Ruggiero il suo inchiostratore ideale, davvero capace di esaltarne i "punti forti", senza coprirne le peculiarità.

Prima di lasciarvi a questa sensazionale galleria di immagini, ringraziamo vivamente Lorenzo per la sua cortesia e per l'attenzione che presta sempre a "Marvel made in Italy" e, di riflesso, a tutti gli appassionati che seguono il nostro blog: un piccolo "tributo", neppure troppo indiretto, a tutti i fan che supportano il lavoro degli autori, acquistando ogni mese le loro opere. Speriamo che, prima o poi, qualcuno dei suoi colleghi decida di seguire il suo esempio!


 


 

lunedì 28 ottobre 2013

La Marvel a Lucca 2013 con Panini Comics


Fra pochi giorni, per la precisione da giovedì 31 Ottobre a domenica 3 Novembre, si rinnoverà l'appuntamento più atteso da tutti gli appassionati italiani di fumetti: anche in questo autunno 2013, infatti, torna la fantastica manifestazione "Lucca Comics & Games"! L'evento toscano raccoglie di anno un anno un interesse sempre crescente, aumentando costantemente l'area espositiva e la sua offerta di intrattenimento multimediale, anche grazie ad un'apertura sempre maggiori ad altri mondi della fantasia.

Come tutti gli anni, Panini Comics sarà presente con il suo stand, questa volta situato in Piazza San Martino, ma sempre grande e ricco, non solo di novità editoriali ed anteprime, ma anche di attività e di ospiti. Fra gli artisti che si alterneranno fra la nuova area "disegni e autografi" del nostro spazio espositivo e lo stand vero e proprio, ci saranno anche numerosi autori Marvel: qualcuno di loro può fregiarsi di questo titolo da parecchi anni, altri lo sono diventati appositamente per l'occasione. Chi ci segue regolarmente, infatti, è sicuramente già venuto a conoscenza delle prime due "variant Marvel made in Italy" che saranno presentate in anteprima proprio nel corso della fiera, anche per celebrare la partecipazione dei rispettivi autori. Daniele Caluri sarà presente venerdì (dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 16:00 alle 18:00), sabato (dalle 12:00 alle 13:00) e domenica (dalle 11:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 16:00) per autografare la sua variant di "Avengers" # 5. Anche Leo Ortolani presenzierà allo stand venerdì (dalle 16:00 alle 18:00), sabato (dalle 10:00 alle 11:00 e dalle 15:00 alle 16:00) e domenica (dalle 10:00 alle 11:00) per dedicare anche il numero 5 di "Capitan America" in versione variant. Mentre Marco Checchetto potrete incontrarlo sabato (dalle 12:30 alle 14:00 e dalle 16:00 alle 18:00) e domenica (dalle 10:00 alle 12:00) per accaparrarvi una copia autografata della sua "jumbo edition" di "Spider-Man Universe" # 22, arricchita da una spettacolare copertina con doppio effetto speciale e da un'ampia sezione di contenuti extra. In più, anche il lucchese d.o.c. Simone Bianchi sarà disponibile nella giornata di domenica (dalle 16:00 alle 17:00) per dedicare le sue tante opere Marvel. Insieme a loro, si alterneranno allo stand tanti altri disegnatori italiani e stranieri, fra cui ci sembra doveroso citare almeno Esad Ribic e Ramón Perez, altri due "assi" della "Casa delle Idee".

Come sempre, per sperare di ottenere un autografo o addirittura uno sketch da qualcuno degli ospiti, non è necessaria alcun tipo di prenotazione né tanto meno una "raccomandazione": basta scaricare dal sito di Panini Comics il regolamento ufficiale delle signing session, in cui sono chiaramente segnalati gli orari delle tantissime dediche e le modalità per partecipare all'estrazione dei disegni realizzati dagli ospiti appositamente per l'occasione. Presentandovi allo stand della casa editrice con il dovuto anticipo e seguendo le modalità chiaramente esposte nel regolamento, chiunque potrà sperare di portarsi a casa il tanto desiderato sketch, partecipando alle varie "lotterie" e sperando nella buona sorte, ma nessuno resterà a mani vuote: dediche ed autografi sono assicurati per tutti!

Oltre agli autori, naturalmente sarà nutrita anche la schiera di editor e professionisti della Panini, presenti per rispondere alle domande dei fan e per animare tutte le conferenze organizzate dalla casa editrice: la più attesa, dal nostro punto di vista, è di certo "Sottomettiti o muori!", l'incontro con i fan della Marvel che si svolgerà Sabato 2 Novembre a partire dalle ore 15:00 nella sala della "Camera di commercio". In questa occasione, Marco Lupoi, Sara Mattioli, Nicola Peruzzi, Marco Ricompensa Marco Rizzo, insieme ai già citati Ribic, Checchetto e Perez, si confronteranno con tutti gli appassionati, svelando alcune succulente novità sul nostro piano editoriale e rispondendo alle domande del pubblico.

Chiudiamo il "capitolo Lucca 2013" segnalando questa bella intervista di "avvicinamento alla fiera" rilasciata al sito Comicus dai "piani alti" di Panini Comics e ricordandovi che di certo saranno tantissimi gli altri autori Marvel italiani presenti alla convention. Alcuni dovrete provare a cercarli autonomamente fra gli stand ed in giro per i padiglioni, ma la maggior parte di loro sarà comodamente raggiungibile all'interno della nuovissima "Comics Artists Area", un esperimento coraggioso ed alla sua "prima volta", che speriamo dia risultati positivi e sia replicato, se non addirittura ampliato, non solo nei prossimi anni a Lucca, ma anche nelle altre manifestazioni più importanti.

Come avete avuto modo di vedere, insomma, anche questa nuova edizione di "Lucca Comics" si preannuncia davvero incredibile: purtroppo non saremo presenti per documentarla in prima persona, ma invitiamo i partecipanti a farlo tutti insieme. Sarete in fiera e posterete sui vostri profili social (Facebook o Twitter) foto, commenti, disegni, video o dichiarazioni legate alla Marvel? Fatelo utilizzando sempre la hasthtag #LuccaMarvel! Creiamo insieme su due social network più diffusi una forma di "informazione condivisa", per raccogliere tutte le tracce di "Marvel made in Italy" a Lucca in un unico flusso, facilmente rintracciabile da chiunque proprio attraverso questa hashtag.

mercoledì 16 ottobre 2013

Intervista a Leo Ortolani


Nel corso degli ultimi anni abbiamo avuto l'onore ed il piacere di entrare in contatto diretto con tutti gli autori italiani di fumetti che collaborano con la Marvel, oltre che con disegnatori stranieri di primo piano nel panorama internazionale. E ci siamo resi conto molto presto di una curiosa regola: più sono grandi, più si dimostrano gentili e disponibili. Basandoci su questo assunto, possiamo dire che Leo Ortolani non è grande, ma grandissimo. Ortolani, infatti, non solo è uno dei più importanti autori italiani di fumetti, ma è anche uno dei più impegnati. Cura praticamente da solo il bimestrale di "Rat-Man", che esce regolarmente in edicola dal 1997, senza mai aver perso un colpo. Ma trova puntualmente anche il tempo per creare ulteriori parodie e tanti altri progetti paralleli, che spaziano dal fumetto all'animazione, passando per il merchandising ed i "prodotti correlati". Pur se impegnato a realizzare questa mole di materiale, che getterebbe nello sconforto qualsiasi altro creatore, quando gli abbiamo chiesto se avrebbe potuto concederci un'intervista, non ha esitato un istante a confermarci la sua disponibilità e nel giro di poche ore ci ha addirittura fatto avere le risposte ai nostri tanti quesiti.

Il risultato di questa "chiacchierata virtuale" lo trovate di seguito e siamo certi che, siate o meno suoi lettori accaniti, lo troverete molto divertente e interessante. Lo spunto da cui parte l'intervista è l'edizione variant di "Capitan America" # 6 con copertina disegnata da Ortolani, di cui vi avevamo già parlato, ma che oggi mostriamo in anteprima nella sua versione finale impaginata, insieme ad un "work in progress" delle sua varie fasi di lavorazione. L'albo sarà venduto innanzitutto allo stand Panini Comics di "Lucca Comics", dove troverete anche Ortolani, pronto ad autografare il fumetto ed a scambiare quattro chiacchiere, con la simpatia che lo contraddistingue e che crediamo trasudi anche dalla nostra intervista.

Che riusciate o meno a partecipare alla manifestazione toscana e ad accaparrarvi una copia dell'albo variant, che si sicuramente andrà a ruba, comunque, vi consigliamo caldamente di fare un salto tutti i giorni su "Come non detto", il blog ufficiale di Leo Ortolani, "che ci teneva tanto, bisogna capirlo": "ha sempre desiderato aprire un blog. Finalmente l'ha aperto, ma dentro era vuoto", dunque ci pensa lui a riempirlo regolarmente di informazioni, disegni, curiosità, spassose recensioni di film e tanto altro divertentissimo materiale. Ma adesso bando alla chiacchiere: flettiamo i muscoli (insieme all'autore) e siamo nel Marvel Universe...

Iniziamo dalla fine: il pretesto per chiederti di concederci questa intervista è la pubblicazione ormai prossima del numero 6 di“Capitan America” in versione variant con copertina da te disegnata. Puoi spiegarci quale è stato il processo creativo che ti ha portato a realizzare questa immagine? Stai per caso leggendo l'attuale ciclo narrativo di Cap ed hai in qualche modo preso spunto dall'interpretazione grafica di John Romita Jr?

Assolutamente sì. Mi piace molto lo stile di J. Romita Jr e i suoi mostri sembrano fatti apposta per essere ridisegnati. Una volta che hai capito come Romita Jr fa scorrere la matita, per tracciare le loro sagome, è una specie di luna park. E poi ci ho messo in mezzo Cap.

A livello tecnico, come procedi abitualmente dal momento in cui immagini un'illustrazione o una tavola sino ad arrivare alla versione definitiva? Dedichi molto tempo agli “studi preliminari” o ti affidi maggiormente all'istinto?

Nel caso di una copertina di questo tipo, cioè una copertina difficile, per me, che non sono abituato a fare copertine di Capitani Americani, ho provato a realizzare una serie di bozze preparatorie, fallendo miseramente ogni volta. Perché un conto è fare Rat-Man, un conto è fare un personaggio con tutti i suoi pezzi al posto giusto. Mi sono partiti fogli su fogli e una giornata di prove, di posture, di tentativi di dinamicità e kirbyanesimo. Ho da parte la matita di questo Cap molto kirbyano, ma chissà come mai, a lui funzionavano, queste pose, a me manco per idea.
L’istinto va ovviamente nel tracciare le prima linee. Se funzionano, il disegno si sviluppa da solo, se falliscono anche quelle, non c’è niente da fare.
Va anche detto che spesso funziona il bozzetto schizzato in tutta fretta, ma quando provi a riportarlo in grande, altro fallimento. Odio queste copertine. Le amo, ma le odio. Odi et amo.

I tuoi lavori vengono innanzitutto stampati in bianco e nero, ma non è affatto rara la loro successiva riedizione a colori. Quando crei le tue tavole, pensi mai ad adattare il tuo tratto perché le storie risultino godibili in entrambe le versioni?

Mai. Per me Rat-Man è in bianco e nero. Il colore deve guadagnarsi il suo posto, lottando con un’impostazione totalmente ostile a esso. In questo, mio fratello Lorenzo (colorista principale della riedizione a colori di Rat-Man) ha una capacità di trasformare le tavole a colori che mi sorprende sempre.

Sempre restando in tema di colore, ci puoi dire in che modo si sviluppa la collaborazione con tuo fratello Larry alla colorazione dei tuoi disegni? Gli fornisci indicazioni e tracce da seguire oppure lasci libero sfogo alla sua fantasia ed ai suoi “pennelli digitali”?

Con Lorenzo abbiamo iniziato anni e anni fa, litigando furiosamente sul "Calendalbo", il calendario che vedeva 12 immagini della Gatta alla maniera di certi calendari che vedi appesi nei garage o dal barbiere, quello di una volta. Era il 2001 e fece un lavoro straordinario. Da lì, si guadagnò anche il posto di copertinista. Di solito, per le copertine accenno a Lorenzo alcune cose, gli mando immagini di riferimento, più che altro per indirizzarlo verso un tipo di risultato che mi piacerebbe ottenere. Dopo di che, ormai da anni, lo lascio fare. E ogni volta, quello che mi arriva per posta elettronica, per approvazione, mi lascia sbalordito.

La variant di Captain America non è la prima volta in cui ti cimenti professionalmente sugli eroi della Marvel. Gli incontri fra Rat-Man e l'Uomo Ragno, Wolverine, il Punitore, Destino ed Elektra (raccolti sull'ormai introvabile “Rat-Man contro i supereroi”) sono indimenticabili per tutti i tuoi fan. Puoi raccontarci qualche aneddoto legato alla genesi di quelle storie e, a distanza di anni, che ricordo ne hai?

Con Spider-Man (che ormai Uomo Ragno non si può più chiamare, sennò la Sony si altera, che non gli vai a vedere il film) ho questo ricordo di me in ufficio da Marco Lupoi, che si legge in anteprima la storia "Legami di sangue", il team up tra Spider-Man e Rat-Man, da pubblicare sul primo numero di "Rat-Man" targato Marvel Italia (adesso Panini Comics). E Marco ride. Che per me era stata una reazione inaspettata, tipo “la Garbo ride!”, visto che allora, di Marco, avevo un’idea di persona sempre un po’ seria, presa da mille questioni editoriali da risolvere.

Sappiamo che sei stato (a proposito... sei ancora?) un grande fan dei comics Marvel. Avendo la possibilità di scrivere e disegnare una storia per la “Casa delle Idee”, a quale personaggio vorresti dedicarla? E su quale “distanza” pensi che ti sentiresti più a tuo agio: una graphic novel, una miniserie o addirittura una serie regolare?

Sono ancora un grande fan dei supereroi MARVEL grazie anche ai grandissimi autori (o almeno che a me piacciono) in forza alla Casa delle Idee, vedi Bendis, Brubaker, Fraction e tanti altri.
In particolare adoro le miniserie di sei numeri. La possibilità di sviluppare una storia nel giro di poco. Una serie sarebbe un impegno che non vorrei, avendo già da pensare ai miei personaggi, ma una mini di sei, sì, mi piacerebbe.
Ma sarei contento anche solo se potessi rimettere mano e pubblicare la mia “Last FF story”, una storia in 4 parti realizzata per passione nei confronti dei personaggi di Kirby e che venne pubblicata sulla fanzine "Made in USA" nei primi anni '90.

Nella tua carriera, iniziata ormai più di 25 anni fa, hai attraversato tutte le “fasi” della professione: presentazione su fanzine, autoproduzione, concorsi per esordienti e via dicendo, sino a pubblicare (anche all'estero) per importanti case editrici, il tutto condito dalla collaborazione con tanti importanti autori e ad una miriade di premi vinti. Dall'alto della tua esperienza, che consigli ti sentiresti da dare agli autori più giovani ed ancora in cerca del loro posto nel mondo del fumetto?

Nessun consiglio. Ognuno traccia strade personalissime, in questo mondo del fumetto, e nella mia , se mi volto, c’è già ricresciuta l’erba, quindi non sarebbe nemmeno più praticabile.
Rischierei di metterli fuori strada o di fargliela perdere. Anzi, ti dirò di più, sono io, che osservo con attenzione quello che fanno i nuovi autori, per capire se sto andando nella direzione giusta.

Per concludere, ci risparmiamo il finale “di rito” legato alla chiusura di “Rat-Man” (per quei tre o quattro che vivessero su Marte: no, non chiuderà col numero 100!), ma non resistiamo a porti una “domanda multipla” che ci incuriosisce parecchio, legata al tuo rapporto col pubblico. Nel corso degli anni ti abbiamo visto impegnato in interminabili sedute di dediche e sei sempre stato gentile, sorridente ed amichevole con tutti... anche con i fan più “aggressivi” e strampalati. Indipendentemente dal fatto che devi a loro il tuo successo, non sei mai “stanco” di tutto questo affetto, alle volte un po' invasivo? Ti è mai capitato di essere approcciato da qualche lettore anche al di fuori delle fiere e c'è qualcuno che è riuscito a stupirti con richieste particolarmente strane?

Il fatto è che se io sto rispondendo a questa intervista e sono arrivato a fare il numero 100 di Rat-Man (di cui tra parentesi, oggi 13 ottobre 2013, ho chiuso la sceneggiatura), lo devo ai lettori.
Rat-Man come personaggio se li è conquistati, è vero, ma al di là di questo, non posso che ringraziare tutti i miei lettori per il loro supporto costante e appassionato. Nel bene e nel male, intendiamoci. Che quando c’è stato da bacchettarmi, non ci hanno mai pensato due volte.
Ma dal momento che a me interessa più fare delle belle storie, che ricevere dei complimenti, una volta mi sono iscritto a un forum dove mi stavano fustigando, per andare a chiedere cosa avessi sbagliato, secondo loro, in quella determinata storia. E devo dire che in parte avevano pure ragione.
A me piace stare a parlare con i lettori. Lo farei continuamente, e questo mi fa temere che stia diventando come quegli anziani che ti attaccano dei bottoni tremendi, fino a che l’astinenza da Lexotan non li spinge verso la farmacia, liberandoti.
Ma forse dipende solo dal fatto che sono sempre solo, nel mio studio, in qualche modo devo sfogarmi.
A volte ho vissuto momenti surreali, incontrando dei lettori, per strada, che mi riconoscono.
Sempre gentilissimi, ma visibilmente emozionati.
Una volta, uno non è sceso a Milano Lambrate perché mi ha riconosciuto in treno e voleva farmi una foto.
Ma c’è da dire che l’affetto è ricambiato.
Una volta, anni fa, mentre tornavo a casa, di notte, dallo studio, ho visto un’auto parcheggiata con degli albi di Rat-Man all’interno. Gli ho lasciato sotto il tergicristalli un biglietto con un piccolo disegno e la scritta “grazie, per leggere Rat-Man”.

 

 

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